Il tamburo di latta

(Die Blechtrommel, 1959)

Günther Grass

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Un fermo immgine dal film che Volker Schlöndorff trasse dal romanzo

Il romanzo d’esordio di Günther Grass (1927-2015), il primo della Trilogia di Danzica (la città dove l’autore nacque), seguito da Gatto e topo (1961) e Anni di cani (1963), è tra i più perfetti esempi di narratore “inaffidabile”. Il protagonista Oskar Matzerath narra infatti la propria vita mentre si trova rinchiuso in manicomio, ma questo si capisce solo dopo i primi capitoli, per cui il lettore non può mai essere sicuro se l’autore sia imparziale o se il suo racconto sia deformato da distanza temporale, malattia mentale, volontà di nascondere o di esagerare particolari.

La vicenda è ambientata nella libera città di Danzica, che nel periodo tra la prima e la seconda guerra mondiale era governata da un commissario della Società delle Nazioni. La storia inizia con il racconto dell’incontro a fine ottocento tra Anna e il fuggiasco polacco Joseph Koljaiczek, ricercato per un dissidio con il datore di lavoro. Il protagonista e narratore, Oskar, è nato dalla relazione extramatrimoniale della figlia dei due, Agnes, con il cugino Jan Bronski.

All’età di tre anni Oskar riceve in regalo un tamburo di latta bianco e rosso, dal quale rifiuterà cocciutamente di separarsi per tutta la vita. Per protesta contro il mondo degli adulti, dato che nella sua precocità ha già intuito qualche tipo di relazione tra la madre e Jan, si getta in una botola lasciata aperta Alfred Matzerath, suo padre legale, procurandosi danni fisici.

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La letteratura nazista in America

La litératura nazi en América (1996)

Roberto Bolaño

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Roberto Bolaño

L’intero libro ha la forma letteraria di una volume enciclopedico, una rassegna di scrittori di estrema destra di tutta America, dagli Usa fino al Cono Sud. Ogni capitolo, o racconto, è la biografia apocrifa di un autore, naturalmente inventata in toto. Nelle parole di Bolaño, il libro è «un’antologia vagamente enciclopedica della letteratura filonazista prodotta in America dal 1930 al 2010, un contesto culturale che, a differenza dell’Europa, non ha coscienza di cosa significhi cadere nell’eccesso»: quindi le biografie si spingono anche nell’immediato futuro.

Il libro contiene 32 biografie di scrittrici e scrittori, di lunghezza variabile; la più lunga, Ramírez Hoffman, l’infame, è l’unica ad avere la forma narrativa di un racconto vero e proprio. La medesima storia sarà sviluppata con maggiore ampiezza nel romanzo Stella distante (1996), dove il protagonista si chiama però Carlos Wieder.

Bolaño usa la definizione “nazista”, ma spesso le biografie raccontano personaggi vicini all’estrema destra latinoamericana o a un cattolicesimo conservatore molto rigido, doìipico dell’ideologia franchista spagnola. Altre biografie sono invece racconti di squallide astuzie di personaggi marginali nella vita culturale americana.

Gli scrittori di La letteratura nazista in America altro non sono che una metafora del mestiere di scrittore, della letteratura che è un mestiere, a mio modo di vedere, abbastanza miserabile, praticato da gente che è convinta che sia un mestiere magnifico. […] Non so come fanno a non rendersi conto. il mestiere di scrivere è un mestiere popolato da canaglie, e questo lo intuiscono tutti, ma è anche un mestiere popolato da tonti che non si rendono conto della sua fragilità immensa e di come sia effimero. Io posso stare con venti scrittori della mia generazione e tutti possono essere convinti di essere molto bravi e che sopravvivranno; questo è indice di ignoranza, oltre al fatto di essere un atto di enorme superbia, è di una ignoranza bestiale.

Roberto Bolaño, intervista a Cristián Warnken, 1999
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Trilogia degli Illuminati

(The Illuminatus! Trilogy, 1975)

Robert Anton Wilson e Robert Shea

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«Riempiono i loro libri di parole oscene, sostenendo che si tratta di realismo», gridò sorridente Jim all’assemblea del KCUF. «Non è la mia idea di realismo. Non conosco nessuno che parli in questo linguaggio da fogna che chiamano realismo. E descrivono ogni possibile perversione, atti contro natura così infamanti che non sporcherei le orecchie di questo pubblico nemmeno citando i termini clinici. Alcuni addirittura glorificano i criminali e gli anarchici. Mi piacerebbe vedere uno di questi teppisti venire da me, guardarmi negli occhi e dire: “Non l’ho fatto per soldi. Stavo sinceramente cercando di raccontare una storia buona, onesta, che insegnasse qualche valore alla gente.” Non potrebbero dirlo. La bugia gli si conficcherebbe in gola. Chi può dubitare da dove prendono loro ordini? A quale persona in questo pubblico deve essere detto quale gruppo è dietro questa fogna traboccante di sudiciume e sudiciume?»

A confronto di questa lunga, incredibile opera degli scrittori statunitensi Robert Anton Wilson (1932-2007) e Robert Shea (1932-1994), romanzi come quelli scritti da Thomas Pynchon o Il pendolo di Foucault di Umberto Eco sembrano inni alla razionalità. Per centinaia di pagine, il romanzo aggroviglia in un medesimo, colossale intreccio tutte le paranoie complottiste che attraversano gli Usa dall’assassinio di Kennedy fino a metà del decennio successivo, tirando dentro veramente tutte le paure della destra americana in una sincronicità davvero singolare: gesuiti, nazismo, il Necronomicon di H.P. Lovecraft, comunismo, ebraismo internazionale, yoga, i Protocolli dei Savi di Sion, buddismo, Chiesa di Roma, massoneria, mescalina, Rivoluzione francese, lettura del pensiero, eresia gnostica, manicheismo e molto altro. Solo per vicissitudini editoriali (una richiesta di Dell Publishing per ragioni commerciali) la definiamo “trilogia”, in quanto uscita nel 1975 negli Usa in tre volumi distinti: la prima edizione in volume singolo è del 1984; in realtà l’opera è articolata su cinque “libri” più un’appendice, che risultano così suddivisi nei tre volumi:

Titolo originaleAnnoTitolo italianoAnnocontenuto
The eye in the pyramid1975L’occhio nella piramide1995Libro I (Verwirrung), Libro II (Zweitracht)
The golden apple1975La mela d’oro1997Libro III (Unordnung), Libro IV (parte) “Beamtenherrschaft)
Leviathan1975Il Leviatano2000Libro IV (parte), Libro V (Grummet), Appendice

Nel testo, i titoli dei cinque libri, che corrispondono ai cinque stadi di sviluppo delle culture non dominate dagli Illuminati, sono tradotti così: Verwirrung = caos, Zweitracht = discordia, Unordnung = confusione, Beamtenherrschaft = burocrazia e Grummet = conseguenze.

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