La città e la città

(The City and the City, 2009)

China Miéville

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David Morrissey e Mandeep Dhillon nella fiction tv che la BBC ha tratto dal romanzo

Nel suo secolo abbondante di vita, la fantascienza non ha raccontato solo extraterrestri, astronavi, robot e viaggi nel tempo; fino dai suoi albori come genere letterario, al centro del suo immaginario c’è stata anche la Città.

La città è il centro propulsore della seconda rivoluzione industriale, il luogo dove la tecnica si dispiega con tutta la forza, dove la scienza trova laboratori, cervelli, centri di ricerca, dove sorgono fabbriche e si concentra la manodopera, dove il denaro si forma e si moltiplica. La città sembrava, alle generazioni di inizio Novecento, una porta su un magnifico futuro di progresso.

In La città e la città lo scrittore britannico China Miéville descrive una delle città più incredibili della letteratura fantastica; forma letteraria a parte (il romanzo è un thriller alla Raymond Chandler), l’autore fa della sua doppia città/città gemella un autentico, sorprendente protagonista, una delle più originali invenzioni del postmoderno.

La storia è ambientata in due immaginarie città dell’Europa dell’Est — situate probabilmente nei Balcani[i] — Besźel e Ul Qoma, che condividono letteralmente lo stesso territorio, pur essendo due città-stato separate. Le vie, gli spazi, gli edifici sono rigorosamente divisi tra aree totali, cioè appartenenti all’una o all’altra, e alcune zone intersezionali (in originale crosshatched) dove le due città coesistono, sebbene i cittadini dell’una e dell’altra non possano avere contatti.

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China Miéville

Lo scrittore britannico China Miéville (1972- ), che è anche fumettista e critico letterario, è conosciuto per le sue opere nel campo del fantastico, dal fantasy al new weird anche se la sua opera più premiata, La città e la città, è più propriamente fantascientifica. Dopo un’esperienza lavorativa giovanile in Egitto, durante la quale si interessa di politica mediorientale. Laureato in antropologia sociale e con un master in scienze politiche, è dichiaratamente marxista. Ha militato nel partito Left Unity, fondato nel 2015 dal regista Ken Loach, ed è noto per le sue posizioni critiche nei confronti di Il signore degli anelli  di Tolkien, sia dal punto di vista artistico che politico.

La sua opera critica all’interno del new weird è infatti rivolta a una rivisitazione radicale del fantasy, in contrapposizione ai canoni artistici degli epigoni di Tolkien. La sua scrittura è stata classificata anche all’interno dell’urban fantasy.

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