(La carte et le territoire, 2010)
Michel Houellebecq
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Una delle caratteristiche della scrittura di Michel Houellebecq (1956 – ), forse il più discusso tra gli autori francesi contemporanei, è il suo radicamento nella geografia e nella cronaca. La carta e il territorio è una lunga riflessione sull’arte e sulla vita moderne. Il protagonista è un tipico personaggio alla Houellebecq, ai quali l’autore ci ha abituato fino da Estensione del dominio della lotta: un solitario, un misantropo che si tiene in disparte dal flusso della vita. Jed Martin è un artista contemporaneo, un pittore francese di inizio terzo millennio. Figlio unico di un dirigente d’industria e nipote di un fotografo, al tempo dell’università (ha frequentato Belle Arti) si appassiona di fotografia industriale; recupera la vecchia fotocamera del nonno e realizza una lunga serie di immagini d’oggetti di uso comune.
Da adulto, durante un viaggio in autostrada si incanta a osservare una cartina stradale Michelin trovata in un autogrill: ammira la varietà di colori, le linee, le forme, e all’improvviso decide di imprimere una svolta ai propri interessi. Da questo momento, forte dell’esperienza acquisita con la fotografia di design, Jed Martin si dà alla riproduzione fotografica digitale di carte Michelin. Un giorno riesce a esporre una foto in una mostra collettiva, e in questo modo fa conoscenza della giovane russa Olga; più tardi a cena lei gli confida di lavorare per la Michelin e gli propone di lasciarsi sponsorizzare. La sera stessa Jed e Olga finiscono a letto e iniziano una relazione, una delle pochissime esperienze di coppia nella vita solitaria di lui.
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