(Against the day, 2005)
Thomas Pynchon
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Nove anni dopo Mason & Dixon, Pynchon pubblica il suo romanzo più lungo, autentico monstrum di oltre millecento pagine con centinaia di personaggi, un intreccio complesso e ramificato (sebbene cronologicamente lineare), geograficamente esteso su tre continenti e su una cronologia a cavallo tra l’800 e il ‘900. Dopo questo romanzo, che segna lo zenith nella sua parabola narrativa, il Brennschluss per usare il vocabolario di L’arcobaleno della gravità, Pynchon ripiega a forme narrative meno ardite per evitare di trasformarsi in una parodia di se stesso.
Esposizione mondiale di Chicago, 1893; il miliardario Scarsdale Vibe è intenzionato a fermare le ricerche di Nikola Tesla che potrebbero portare alla produzione di quantitativi di energia elettrica gratuita, danneggiando il regime di libero scambio su cui è fondato il capitalismo. Incarica di questo l’agente privato Lew Basnight, che si è fatto una fama come specialista in anarchici, infiltrandosi ai raduni dei lavoratori.
Il 4 luglio 1899 Tesla compie un esperimento a Colorado Springs cui assiste anche Kit, figlio terzogenito di Webb Traverse, un minatore esasperato dallo sfruttamento e dalle persecuzioni degli attivisti sindacali che trasforma la propria esperienza con gli esplosivi in attentati dinamitardi contro i padroni delle miniere. Kit attira l’attenzione di Foley Walker, guardia del corpo di Vibe; il magnate è alla ricerca di giovani talenti da inviare a studiare nelle università della East Coast, ma la sua offerta costringe il giovane Kit a litigare con il padre, che nel miliardario vede solo un nemico di classe.
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