Lanark

(Lanark, 1981)

Alasdair Gray

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Frontespizio del romanzo, disegnato dallo stesso Gray

Lanark. Una vita in quattro libri di Alasdair Gray (1934-2019) è oggi considerato il grande romanzo della letteratura scozzese contemporanea; per Anthony Burgess è “il miglior romanzo scozzese dopo Walter Scott”. Libro d’esordio dell’autore, pubblicato quando Gray aveva 45 anni,  richiese un tempo di lavoro e progettazione esteso su un arco di oltre un quarto di secolo. Benché sia un’opera unica, è articolato in quattro libri che l’autore ha ordinato secondo una sequenza non lineare: Libro tre, Prologo, Libro uno, Interludio, Libro due, Libro quattro, infine un Epilogo anteposto agli ultimi quattro capitoli. L’ambientazione è divisa tra due città “gemelle”: Glasgow, la città dell’autore, è lo scenario della storia realistica, e anche fortemente autobiografica, dei libri uno e due; gli altri libri sono ambientati nel suo specchio deformato e orribile, l’immaginaria città di Unthank, che forse si trova in un universo parallelo.

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Robert Anton Wilson e Robert Shea

I due autori a Londra nel 1977: a sinistra Wilson, a destra Shea

Robert Anton Wilson (1932 – 2007) è stato uno dei più autorevoli esponenti della controcultura americana, dagli anni Sessanta ai giorni nostri. Scrittore, saggista, insegnante, giornalista, nella sua variegata e lunghissima carriera Wilson si è occupato di psicologia futuristica, di filosofia sociale e di quella che viene chiamata guerrilla ontology.
Dal 1966 al 1971 è stato editor associato della rivista Playboy, insieme a Robert Shea, con il quale è autore del classico dell’underground The Illuminatus! Trilogy. Pubblicata nel 1975, l’opera ha poi ha ricevuto nel 1986 il Prometeus Hall of Fame Award: è un testo che esamina satiricamente la paranoia americana sulla cospirazione, miscelando fatti e notizie reali con invenzioni narrative, per impegnare il lettore in quella che gli stessi autori definiscono Operation Mindfuck.
Grande amico e collega di Timothy Leary, Wilson ne ha abbracciato il modello di ingegneria neurosomatico-linguistica, e con lui si è impegnato nella diffusione delle idee futuristiche di migrazione spaziale, di estensione della vita e di tecnologie per migliorare l’intelligenza.

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Trilogia degli Illuminati

(The Illuminatus! Trilogy, 1975)

Robert Anton Wilson e Robert Shea

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«Riempiono i loro libri di parole oscene, sostenendo che si tratta di realismo», gridò sorridente Jim all’assemblea del KCUF. «Non è la mia idea di realismo. Non conosco nessuno che parli in questo linguaggio da fogna che chiamano realismo. E descrivono ogni possibile perversione, atti contro natura così infamanti che non sporcherei le orecchie di questo pubblico nemmeno citando i termini clinici. Alcuni addirittura glorificano i criminali e gli anarchici. Mi piacerebbe vedere uno di questi teppisti venire da me, guardarmi negli occhi e dire: “Non l’ho fatto per soldi. Stavo sinceramente cercando di raccontare una storia buona, onesta, che insegnasse qualche valore alla gente.” Non potrebbero dirlo. La bugia gli si conficcherebbe in gola. Chi può dubitare da dove prendono loro ordini? A quale persona in questo pubblico deve essere detto quale gruppo è dietro questa fogna traboccante di sudiciume e sudiciume?»

A confronto di questa lunga, incredibile opera degli scrittori statunitensi Robert Anton Wilson (1932-2007) e Robert Shea (1932-1994), romanzi come quelli scritti da Thomas Pynchon o Il pendolo di Foucault di Umberto Eco sembrano inni alla razionalità. Per centinaia di pagine, il romanzo aggroviglia in un medesimo, colossale intreccio tutte le paranoie complottiste che attraversano gli Usa dall’assassinio di Kennedy fino a metà del decennio successivo, tirando dentro veramente tutte le paure della destra americana in una sincronicità davvero singolare: gesuiti, nazismo, il Necronomicon di H.P. Lovecraft, comunismo, ebraismo internazionale, yoga, i Protocolli dei Savi di Sion, buddismo, Chiesa di Roma, massoneria, mescalina, Rivoluzione francese, lettura del pensiero, eresia gnostica, manicheismo e molto altro. Solo per vicissitudini editoriali (una richiesta di Dell Publishing per ragioni commerciali) la definiamo “trilogia”, in quanto uscita nel 1975 negli Usa in tre volumi distinti: la prima edizione in volume singolo è del 1984; in realtà l’opera è articolata su cinque “libri” più un’appendice, che risultano così suddivisi nei tre volumi:

Titolo originaleAnnoTitolo italianoAnnocontenuto
The eye in the pyramid1975L’occhio nella piramide1995Libro I (Verwirrung), Libro II (Zweitracht)
The golden apple1975La mela d’oro1997Libro III (Unordnung), Libro IV (parte) “Beamtenherrschaft)
Leviathan1975Il Leviatano2000Libro IV (parte), Libro V (Grummet), Appendice

Nel testo, i titoli dei cinque libri, che corrispondono ai cinque stadi di sviluppo delle culture non dominate dagli Illuminati, sono tradotti così: Verwirrung = caos, Zweitracht = discordia, Unordnung = confusione, Beamtenherrschaft = burocrazia e Grummet = conseguenze.

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