(Les gommes, 1953)
Alain Robbe-Grillet
ɷ ⸎ — 4
Il primo romanzo di Alain Robbe-Grillet (1922-2008), scrittore e regista francese, ha la forma esteriore di un polar, quello che in Italia chiamiamo “giallo” — meglio ancora, un “romanzo a enigma” secondo la classificazione che Cvetan Todorov opera nel genere poliziesco. Todorov distingue tra nero, suspense e romanzo a enigma. In Le gomme c’è quindi un delitto, c’è un detective e un assassino; manca però la vittima, e il detective è chiamato a scoprire proprio questo.
Il protagonista è l’investigatore Wallas, inviato dalla capitale con l’incarico di indagare sul tentativo d’assassinio di Daniel Dupont, professore di economia. Si sa che l’aggressore, Garinati, è un semplice manovale del crimine che agisce per conto di un’organizzazione terrorista, forse anarchica, guidata da un certo Bona. Il piano eversivo consisterebbe nell’eliminare alcune personalità per una serie di giorni successivi, alla medesima ora.
Per ragioni di opportunità, la polizia lascia credere che Dupont sia deceduto nella clinica dove è stato ricoverato, come da notizia apparsa sulla stampa locale; in realtà è ferito in modo lieve, e si nasconde nell’ospedale in attesa di essere prelevato dall’intelligence. L’azione si svolge nell’arco di ventiquattr’ore, dalle 7:30 alla stessa ora del giorno successivo, in una città indeterminata, e con spostamenti che ricordano un movimento circolare, come se l’autore cercasse di confondere il lettore. E questa circolarità si chiude il giorno dopo quando Wallas, appostato nell’ufficio della vittima, scopre che qualcuno tenta di introdursi e gli spara, uccidendolo: ma si tratta del professor Dupont, passato a prendere alcuni documenti prima di lasciare per precauzione la città. Il cerchio si chiude, il delitto ha finalmente un cadavere; l’orologio di Wallas, che si era inspiegabilmente fermato alle 7:30 del giorno precedente, riprende a funzionare. Il tempo si rimette in moto, l’ordine causa-effetto è ricomposto.
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